Ricordo della ronda notturna

Paoli Luciano: Ricordo della Ronda Notturna

Il Servizio di Ronda Notturna nacque nel settembre del 2002, in seguito ad da un fatto di cronaca nera: l’omicidio a Parto di due senza fissa dimora.
Spinti dalla Caritas, e soprattutto da Anna Denti ( la Direttrice della casa di accoglienza “ Sosta sulla Strada “,dove allora svolgevo il mio Servizio Civile ) insieme a Lorenzo Bitti e Don Carlo Bergamaschi, uscimmo una sera di settembre per le strade della nostra città. Carichi di panini al formaggio, di the caldo e di curiosità, per un mondo che ci appariva lontano e straniero.
Volevamo conoscere, capire se le persone che dormivano per strada erano in pericolo.
Uscivamo due volte la settimana, fino a quando inaspettatamente arrivarono i primi volontari, incuriositi da questo strano servizio di volontariato.
Abbiamo conosciuto tante persone. Antonia, Fazil, Antonio, Francesco, Massimo, Olga. Persone meravigliose e disperate. Persone stanche. Sole. Persone piene di demoni e di dipendenze. Persone sconfitte dalla vita.
Capimmo col tempo che l’obiettivo principale del nostro servizio doveva essere l’ascolto attivo. La Ronda Notturna infatti era principalmente questo, un “Ascolto di strada “.
I panini, il the caldo, le coperte per l’inverno, erano solamente un tramite per sviluppare un legame umano.
Abbiamo accompagnato molte persone ai servizi sociali, abbiamo costruito progetti di cura e di uscita dalla strada, ma la cosa più importante che abbiamo fatto è stato creare relazioni, contenere, avere cura di una marginalità invisibile.
Col tempo sempre più persone furono incuriosite dalla Ronda. Arrivarono tanti nuovi volontari. Persone straordinarie. Solo per citare alcuni: Giacomo, Susanna, Andrea, Caterina, Gianluca, Alessandra, Elena, Francesco, Tiziana, Luisa, Riccardo, Alberto, Giacomo, Roberto, Franco … e tanti altri! Da due volte la settimana le uscite si intensificarono, prima tre, poi a quattro, infine cinque volte la settimana.
Non soltanto ascolto attivo agli homeless di Prato, le nostre volontarie iniziarono a creare legami anche con donne che si prostituivano intorno alla Stazione Centrale di Prato. Iniziò quindi una nuova avventure, la Ronda Rosa.
Oltre ai volontari, in questa incredibile avventura ci sono stati vicini prima Rodolfo Giusti e poi Giovanni Pieraccini, che con passione ci hanno aiutato a organizzare e a gestire i delicati ingranaggi della macchina “Ronda”.
Un ricordo pieno d’amore per questo servizio, che è stato parte della mia vita.

Francesco Burroni

 Paoli Luciano: Ricordo scritto di Francesco Burroni, tra l'altro ex chierichetto alla parrocchia di Maliseti. Mi è sembrato molto bello da condividere con voi. Servirà anche per pubblicare insieme ad altre testimonianze, su una pagina dedicata alla Ronda, su Instagram e FB della Caritas.

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