IL SOGNO DI UNA NONNA
Angelo caro ai miei capricci avvezza
prendimi per mano e portami lontano,
portami là dove da tutti ricevo una carezza,
portami là dove ho lasciato da sole sul divano
Luigina e Lalla, le mie bambole di pezza.
Lei l'accarezzò e poi le disse andiamo!
Le prese le mani e la trascinò con sicurezza
un uccelletto salutò la sera con il suo richiamo,
la notte che era scesa incontrò la tenerezza
e le disse se si addormenta forse ce la facciamo.
Gilberto